Che cos’è la Fibromialgia e come imparare ad amarla
Credo ci sia tanta confusione a proposito della Fibromialgia, anche in chi ne è affetto.
Ci chiediamo spesso se ogni nuovo sintomo possa essere riconducibile o meno alla Fibromialgia, cercando spesso conforto in altre persone fibromialgiche. Al sentire che anche gli altri hanno quel sintomo ci sentiamo confortati (della serie, “mal comune, mezzo gaudio”) e, se invece nessuno lo manifesta, ci facciamo prendere dai dubbi e dalle paure.
Stessa cosa per le varie terapie ed i vari sport: chiediamo agli altri se quel farmaco o quell’attività ha portato loro beneficio o meno, chiediamo se ci consigliano di ridurre il dosaggio (cosa che andrebbe chiesta al medico ;-)), chiediamo se qualcuno ha trovato giovamento andando in palestra, facendo nuoto o praticando Yoga.
Resta con me fino alla fine di questo articolo e troverai un piccolo strumento utile a farti conoscere meglio la Fibromialgia.
Ma che cos’è la Fibromialgia?
Vediamo di fare chiarezza: la Fibromialgia è una patologia cronica, progressiva ed invalidante caratterizzata da un’alterazione del sistema nervoso che, per cause ancora sconosciute, avverte pericoli anche quando non ci sono, generando così una risposta algica abnorme e non giustificata, nonché una risposta neurologica incontrollata che porta a sintomi quali insonnia, fatica, confusione mentale ecc.
La verità è che ogni Fibromialgia è diversa dall’altra! Certo, ci sono sintomi comuni che permettono di fare diagnosi, come il dolore, la confusione mentale e tutti gli altri. Eppure ognuno la sente a modo suo, questa Fibromialgia! Per intensità, decorso, numero e tipologia di sintomi, risposta alle cure…ognuno ha la SUA Fibromialgia!
Di conseguenza, terapie ed attività possono avere effetti molto diversi da persona a persona: conosco un sacco di persone con Fibromialgia che fanno regolarmente trekking, mentre io non tollero più di 4-5km; ci sono persone che non gradiscono il sole, mentre io sono tipo una lucertola e ci starei per ore (se poi non mi ustionassi, avendo la pelle chiarissima…ahahah).
Essendo una sindrome, è caratterizzata da molteplici sintomi che coinvolgono molteplici organi ed apparati. Quindi SI, ogni sintomo che sentite può essere associato alla Fibromialgia ed anche nuove eventuali diagnosi come la Sindrome di Sjogren, l’ovaio policistico, il colon irritabile e chi più ne ha, più ne metta.
In questo video ti parlo di come lo Yoga possa essere d’aiuto nella gestione dei vari sintomi.
Credo sia giusto confrontarsi con gli altri, condividere le proprie esperienze e le proprie emozioni a riguardo. Credo, però, anche che poi ognuno debba restare focalizzato su ciò che può essere d’aiuto per il proprio stato. Ben venga testare approcci diversi per capire quale sia più allineato con noi, ma attenzione a non seguire i consigli altrui senza prima averli processati con il nostro sentire.
Il mio invito è quello di imparare a conoscere la PROPRIA Fibromialgia, imparare ad ascoltarla, imparare ad accoglierla e, perché no?, imparare ad AMARLA!
Amare la Fibromialgia!
Sembra un’eresia, vero? Eppure è così: col tempo e col lavoro attivo su se stessi, si può imparare ad amarla. E’ sempre facile? No, anzi…è molto difficile, ma non per questo impossibile. Ho passato anni a combatterla, arrabbiandomi con me stessa ed il mondo perché non trovavo una motivazione alla mia sofferenza e perché volevo fare quello che facevano i miei coetanei. E continuavo a soffrire, sempre di più, fino ad arrivare ad un punto in cui desideravo solo morire. Nel momento in cui mi sono messa in ascolto del mio Essere, in cui ho lasciato andare (col tempo) tutta quella rabbia, nel momento in cui ho accolto la mia Fibromialgia come un dono, smettendo di vederla come una punizione, ecco, in quel momento la sofferenza fisica ed emotiva hanno iniziato a ridursi permettendo alla gioia ed alla vitalità di invadere quello spazio lasciato vuoto.
Sono sempre stata convinta che il mio stato di benessere dipendesse per l’80% da me (lasciando il restante 20% alla genetica e all’ambiente): mi ci sono voluti tempo e molti scivoloni per arrivare a questa consapevolezza riguardo la Fibromialgia. E quindi, ora che sto bene, sono arrivata? Proprio no, perché nel lavoro su se stessi non si arriva mai al capolinea. Ogni traguardo raggiunto è solo la linea di partenza per la sfida successiva. E va bene così: ci sono giorni in cui sto magnificamente bene e giorni in cui mi sento un cencio. La vita non è lineare, ma fatta di alti e bassi e va accettata per com’è. In questi anni ho però imparato a gestire tutti questi momenti e farmi trasportare nel flusso della vita senza combatterla. Risultato? Amo la mia Fibromialgia perché mi permette di essere sempre consapevole di ciò che il mio Essere desidera veramente. Non sempre posso accontentarlo, è vero, ma per lo meno parliamo la stessa lingua!
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