Cosa sono i Chakra: imparare a percepire la nostra energia
Albert Einstein diceva: “Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà”. Siamo fatti d’energia e siamo immersi in un mondo fatto di energia. Gli antichi lo avevano compreso, ma piano piano, generazione dopo generazione, ci siamo dimenticati di tutto ciò. Siamo diventati insensibili alla nostra energia ed alle connessioni energetiche in cui siamo immersi. Eppure, al nostro interno abbiamo un intero sistema energetico con tanto di canali e centrali. Scopriamolo insieme e, se avrai pazienza fino alla fine dell’articolo, troverai anche gli strumenti pratici per imparare a percepire questa energia.
Come è fatto il nostro sistema energetico
Immagina il tuo corpo energetico, Pranamaya Kosha (in questo articolo trovi la descrizione dei vari corpi o kosha) esattamente come un impianto elettrico. La nostra energia vitale (prana) scorre all’interno di canali energetici, chiamati nadi. Le nadi sono oltre 72000 e raggiungono ogni minima parte del nostro corpo fisico, uscendo da esso di circa 10-20cm. Tra tutti questi canali ce ne sono 3 principali, che scorrono a livello della colonna vertebrale: Ida, Pingala e Sushumna. Ida e Pingala partono alla base della colonna e si intrecciano più volte fino a sfociare nella narici (Ida a sinistra e Pingala a destra). Sushumna, invece, scorre centralmente ed in maniera lineare per sfociare a livello della corona, sulla testa.
Tutta questa energia si muove con 5 movimenti principali, i Vayu: Prana Vayu è l’energia che si muove verso l’interno e permette a polmoni e cuore di funzionare, Apana Vayu è l’energia che si muove verso il basso e permette l’eliminazione, Samana Vayu è l’energia unificante ed equilibrante di Prana ed Apana ed è responsabile della digestione, Udana Vayu è l’energia che si muove verso l’alto e si occupa dell’accensione del prana, Vyana Vayu è l’energia che si muove verso l’esterno ed è responsabile della circolazione ematica e linfatica.
Lungo la colonna vertebrale si trovano i nostri amati Chakra, che sono le “turbine”, le centrali elettriche del nostro sistema energetico. Il loro compito è quello di accogliere energia, rielaborarla e rimetterla in circolo. Il loro equilibrio è essenziale, quindi, per il corretto fluire della nostra energia e della nostra vitalità.
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Cosa sono i Chakra e dove si trovano
Il termine “Chakra” deriva dal sanscrito e significa “ruota”. Non sono entità fisiche vere e proprie, ma vortici di energia collocati in corrispondenza di importanti gangli nervosi. I 7 principali Chakra sono:
- Muladhara – 1° Chakra: è il chakra della radice, quello che ci dona stabilità, sicurezza, protezione ed è localizzato alla base del perineo.
- Swadhisthana – 2° Chakra: si trova a livello del basso ventre ed è la sede delle emozioni, della creatività e della sessualità.
- Manipura – 3° Chakra: localizzato a livello del plesso solare, è il chakra del potere personale e dell’autostima.
- Anahata – 4° Chakra: è il chakra del cuore, dell’amore, delle relazione con gli altri.
- Vishuddha – 5° Chakra: si trova a livello della gola ed è coinvolto nella comunicazione e nell’auto-espressione.
- Agya – 6° Chakra: localizzato a livello del terzo occhio, è responsabile della percezione e dell’intuizione.
- Sahasrara – 7° Chakra: a circa 10cm sopra la nostra testa (quindi fuori dal corpo fisico) è il chakra della corona, della connessione col divino.
I Chakra sono quindi i propulsori della nostra energia vitale, del nostro prana, ed ognuno ha la sua energia specifica. I Chakra inferiori (1°, 2° e 3°) hanno un’energia più densa e lenta, mentre i Chakra superiori (5°, 6° e 7°) hanno un’energia più leggera e veloce. Il 4° ha un’energia equilibrata ed equilibrante.
Ad ognuno di essi sono associate caratteristiche, parti anatomiche, funzioni, gemme, divinità, pianeti. Questo perché possiamo lavorare con la loro energia da molteplici punti di partenza. Ad esempio, il 2° Chakra è associato all’espansione e quindi possiamo equilibrarlo attingendo all’energia del pianeta Giove o a Ganesha (il dio elefante), entrambi archetipi d’espansione.
Imparare a percepire la nostra energia
Con i dispositivi elettronici è facile capire quanta energia resta: basta guardare il display e cercare il simbolo della batteria. Per noi esseri umani è un po’ più difficile, ma non impossibile. Serve allenamento per percepire la nostra energia: all’inizio magari ci sembrerà di non sentire alcunché, ma col tempo diventerà più semplice ed intuitivo capire se e quale Chakra sta funzionando troppo o troppo poco. Questo ci è utile per poter quindi lavorare di conseguenza, riportando rapidamente l’equilibrio nel nostro sistema.
Quando penso alla nostra energia ed alla percezione che abbiamo di essa (nonché quella altrui, con cui inevitabilmente entriamo in contatto) mi viene sempre in mente il film Avatar. In particolare la scena in cui il protagonista sale per la prima volta a cavallo e crea il legame energetico (la puoi vedere qui).
Prendere consapevolezza di queste energie interne ci aiuta a prenderci cura del nostro corpo e della nostra vitalità. Per farlo si rivelano utili tecniche, rituali, pratiche di yoga e meditazione. Trovi alcune tecniche all’interno del mio Ebook dedicato ai Chakra ed alcune pratiche nel programma “Chakra Balancing”.