Viaggiare con la fibromialgia: cosa fare prima, durante e dopo di un viaggio – manuale di sopravvivenza

prima, durante e dopo di una fibromialgica in viaggio

Quando si soffre di Fibromialgia, il momento delle agognate vacanze può trasformarsi in un incubo. Abbiamo faticato  tutto l’anno per trovare un certo equilibrio psico-fisico, tra controllo del dolore, gestione del colon irritabile, miglioramento della qualità del sonno e così via. Partire per un viaggio, breve o lungo che sia, comporta necessariamente un cambiamento nella propria routine quotidiana, vuoi per il cambio di alimentazione (trattamento in pensione completa, cucina straniera, ecc), dei ritmi circadiani (facciamo più tardi la sera e ci attardiamo a letto la mattina), di temperature (luoghi tropicali vs montagna), di attività giornaliere (trekking, nuotare, leggere un libro, ecc), di orari (fuso orario diverso piuttosto che tabella oraria diversa), di spostamenti (volo, traghetto, lunghe ore di macchina, ecc).

Tutto ciò, da una parte, porta emozione e trepidazione, ma dall’altra un po’ di ansia per come il nostro corpo potrebbe reagire. Risultato? Spesso non riusciamo a goderci fino in fondo tali vacanze o ne torniamo devastate.

Per affrontare questo momento in maniera sana e consapevole, ecco ciò che io stessa metto in atto prima, durante e dopo una vacanza.

Ciao, sono Senia e convivo con la fibromialgia da oltre 25 anni. Col tempo ho imparato a gestire la malattia in modo da minimizzare i danni ed accelerare le riprese. A breve di mostrerò la mia routine da vacanza, ma intanto ti sei già iscritta al mini video corso “Fibromialgia: 5 strategie per ritrovare subito benessere”?

 

 

 

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PRIMA:

  • uno o due giorni prima inizio a ridurre le mie attività lavorative e non solo, in modo da accompagnare il mio corpo e la mia mente al riposo ed entrare dolcemente in modalità vacanze
  • la sera prima di partire eseguo un lavaggio intestinale con 2l di acqua tiepida e sale rosa dell’Himalaya. In questo modo la flora batterica del mio intestino è purificata e può accogliere meglio gli eventuali stravizi culinari
  • preparo la valigia qualche giorno prima, così da non dover fare le corse poi per lavare gli ultimi capi che voglio portare con me o correre all’ultimo minuto a comprare ciò che mi manca, stressandomi e stancandomi inutilmente
  • faccio in modo di lasciare casa pulita ed in ordine per non avere un surplus di lavoro al rientro
  • idrato a fondo il mio corpo con acqua e tisane (calde o fredde) e con creme nutrienti (preferisco quelle bio o ayurvediche)

DURANTE:

  • durante il viaggio cerco di fare più soste possibili (se sono in macchina), fermandomi ogni circa 2h per camminare un po’, andare in bagno e bere ed indosso abiti comodi. Se mi trovo in treno o aereo mi alzo spesso
  • dopo il viaggio di andata, indipendentemente dal mezzo usato, mi prendo qualche ora o qualche giorno (dipende dalla durata del viaggio e dall’eventuale cambio di fuso orario) per riposare, riconnettermi con me stessa e con il luogo in cui mi trovo
  • faccio in modo, durante il soggiorno, di non introdurre troppe attività in un’unica giornata, facendo quindi in modo di lasciarmi tempo per recuperare le energie, leggere un buon libro e praticare Yoga
  • pratico molto, più che a casa, per sciogliere il corpo e rilassare la mente, attingendo nuova energia dall’ambiente e lasciando andare le tossicità che mi porto dietro. Se il viaggio è particolarmente lungo o prevede cambio di fuso orario, eseguo la pratica riportata di seguito per facilitare l’adattamento.
  • programmo il soggiorno in modo da non cambiare continuamente località. Anche in caso di viaggi itineranti mi concedo almeno 2 notti nello stesso luogo.
  • mi godo la vacanza: mangio quel che mi va, faccio le attività che mi attirano, mi immergo nella cultura del posto. Insomma, mi dedico al piacere
  • tengo sempre a portata di mano il mio olio di CBD, in modo da rilassarmi e lenire ancora di più l’eventuale dolore dovuto alle attività (ad esempio, mi piace molto fare trekking, ma è qualcosa che mi stanca tantissimo e mi provoca dolore). Per conoscere meglio i benefici del CBD per noi fibromialgiche, puoi leggere questo articolo.

DOPO:

  • al rientro, mi prendo nuovamente un paio di giorni a risparmio energetico, senza attività domestiche o lavorative, se non lo stretto indispensabile tipo cucinare e fare le lavatrici
  • mi occupo nuovamente del mio apparato digerente, con un nuovo lavaggio intestinale e con estratti purificanti a base di sedano e zenzero
  • riprendo in mano la mia alimentazione
  • eseguo per almeno una settimana una breve pratica detox (la stessa che trovi di seguito)
  • mi concedo qualche coccola extra appena rientrata: una vasca con oli essenziali, una maschera viso, una routine goduriosa di skin care e hair care
  • idrato a fondo il mio corpo con acqua e tisane (calde o fredde) e con creme nutrienti

In poche parole vivo la mia vacanza ed i giorni precedenti e successivi in maniera slow (che, bada bene, non vuol dire che debbano essere meno intensi, anzi). Semplicemente permetto al mio corpo e alla mia mente di passare in maniera graduale dalla modalità “1000 cose da fare” alla modalità “relax” e viceversa.

Questo è ciò che faccio io. Sentiti libera di prendere spunti e di adattare tali suggerimenti alla tua personalità ed al tuo stile di vita.

Buone vacanze!

PS: se ti piace sentirmi parlare di Fibromialgia, puoi leggere anche questo articolo e ricorda che ne parlo molto spesso anche su Instagram